Io sono il Vesuvio
poesia by: Maurizio Ricci
@MaurizioRicciOF
Io sono il Vesuvio
l’anima incandescente per voi
l’anima bollente per loro.
Io sono il Vesuvio
e silenzioso vivo
perché zitto sto.
E mostro possente è in me;
scatenare posso tutto il mare
come feci fumo feci morte
e morte giace sotto gli occhi
di increduli passanti.
Monumento t’ho fatto,
monumento da lontano, d’un tratto
conosci il mio essere intatto.
Mine volanti e scarti di fuoco
lava dal monte come fiume in piena
vortici di gente che impazza.
E fammi star muto
muto come i secoli ad origliare
quel che di me narrando si brucia.
Io sono il Vesuvio
non dall’alto di Napoli,
non pericolo del Sud
o l’Italia che mi spera.
Io sono il Vesuvio:
l’occhio della natura tua.
Empedocle, amico mio!
Aiutami, o Marsili!
Campi Flegrei e Colli Albani
dite ad Etna, chiedetegli chi sono!
Io sono il Vesuvio.
Silenzioso vivo.
Zitto sto.
Ma un mostro possente in me
scatenare può tutto l’inferno
finché i mostri sopra e sotto la mia natura
possano scomparire in un attimo
e lasciare a voi e a loro
la mia anima incandescente e bollente
ed insieme lasceremo impietriti
una dolce Pompei.
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